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CANTIERE GIOVANI

Innovazione educativa, comunità e cambiamento

ORO ROSSO

Un gioco da tavolo per sensibilizzare i giovani al fenomeno del caporalato
REGIONI PUGLIA E CAMPANIA

 

ORO ROSSO. Un gioco da tavolo per sensibilizzare i giovani al fenomeno del caporalato


Bando: Legge regionale 25 agosto 2003 n. 30 “Partenariato per la cooperazione"
Finanziato da: Regione Puglia
Ente capofila: Coop. Sociale Arcobaleno
Durata: Aprile 2022 - Aprile 2023
Partner: Coop. Cantiere Giovani
Adesioni: Associazione Comunità sulla strada di Emmaus, Parrocchia S. Maria della Luce (Mattinata), Istituto Comprensivo “Ungaretti - M. Teresa di Calcutta” (Manfredonia), Liceo “Zingarelli Sacro Cuore (Cerignola), Istituto tecnico Notarangelo- Rosati (Foggia), Istituto Tecnico Tecnologico “Altamura” (Foggia), Istituto Magistrale  Statale “Poerio” (Foggia).

#lavoro #politiche sociali #agricoltura #diritti #integrazione

SCARICA LA GUIDA DI APPROFONDIMENTO SUL FENOMENO DEL CAPORALATO


PREMESSA:

La comunità straniera in provincia di Foggia è molto ampia, i gruppi più consistenti sono rappresentati dai rumeni (pari al 28,1%), i marocchini (pari al 9,3%), gli ucraini (pari al 6,9%), gli albanesi (pari al 6,0%), i pakistani (pari al 5,4%), i polacchi (pari al 4,9%), i macedoni (pari al 4,8%), i senegalesi (pari al 4,5%). Il 51,00% è titolare di un permesso di soggiorno per motivi di lavoro e il 27,00% ha un permesso per famiglia, il 15,00% è compreso nella categoria altro, il 7,00% è per motivi di asilo politico Il Comune di Foggia costituisce il polo di attrazione maggiore per la presenza di immigrati, impegnati soprattutto in agricoltura e nei servizi.

Sebbene il fenomeno si stia stabilizzando, prendendo una connotazione strutturale, il settore agricolo costituisce ancora motivo di attrazione per cittadini stranieri , occupati per la raccolta dei prodotti agricoli delle campagne .

La Puglia ha il primato nella produzione di pomodoro. Sulle nostre tavole spesso consumiamo salsa di pomodoro, senza sapere che e chiederci cosa c'é dietro quella produzione:  si tratta  spesso di un prodotto fatto con il lavoro nero dei braccianti agricoli stranieri, sottopagati e tenuti in condizioni disumane. Ma nel passaggio dai campi alla salsa o ai pelati, nessuno sembra essere obbligato a chiedersi se il cosiddetto “oro rosso” venga raccolto nel rispetto delle leggi che tutelano il lavoro dei braccianti, per la maggior parte stranieri.

In Puglia la presenza di migliaia di lavoratori agricoli stagionali rappresenta un fenomeno strutturale che non si limita più e solamente al periodo della raccolta, ma continua per tutto l'anno. Nuclei numerosi occupano le campane e vivono in condizioni di estrema precarietà e marginalizzazione.

Il fenomeno rappresenta una sfida per le istituzioni foggiane, ponendo problemi legati alla prima accoglienza, all’informazione, orientamento e inserimento lavorativo.

L’immigrazione stagionale rappresenta per il nostro territorio una necessità “scomoda” perché per l'economia agricola la manodopera straniera è fonte di guadagno per i bassi costi che permette e per la possibilità di una maggiore produzione. Infatti la manodopera locale regolare e irregolare è certamente insufficiente.

Scomoda, in quanto la concentrazione “spazio-tempo” se, da un lato, contribuisce a rendere particolarmente vistosa la presenza degli immigrati, non permettendo alcuna forma di inserimento sociale, dall'altro, data la dimensione piccola dei centri abitati e la mancanza di servizi sufficienti a far fronte alle loro esigenze primarie, soprattutto il problema dell'alloggio, determina non pochi problemi di ordine sociale e sentimenti di ostilità della la popolazione che si sente "invasa".

Difficile, infine, anche perché i lavoratori stagionali spesso vivono in condizioni precari e facilmente diventano “prede” di caporali e vittime di lavoro nero. Il caporalato e lo sfruttamento sono due piaghe importanti per la realtà del Foggia, di fronte ai quali occorre promuovere una cultura dei diritti, della legalità e del rispetto della dignità degli esseri umani.

 
 

FINALITÀ:

Promuovere la cultura dei diritti umani, sensibilizzando la comunità territoriale, con particolare attenzione alla componente giovanile.

 

OBIETTIVI:

  • Ricerca e produzione di  strumenti materiali finalizzati alla sensibilizzazione della comunità territoriale al rispetto dei diritti umani  e della dignità di ogni persona.

  • Promuovere l’intercultura ed il rispetto dei diritti umani nelle scuole come modalità di porsi in maniera attenta e critica di fronte ogni forma di sfruttamento.

  • Approfondire la conoscenza del sistema di sfruttamento di braccianti e promuovere una cultura della legalità, quale virtù che permette ad un territorio di crescere e svilupparsi nella giustizia e nella certezza del rispetto  dei diritti all’uguaglianza ed opportunità per tutti. 

 

DESTINATARI:

  • Giovani del territorio e alunni delle Scuola secondarie di Primo e Secondo grado della Regione Puglia

  • Educatori e docenti

 

ATTIVITÀ:

  • Costituzione di un'equipe di studio- produzione per individuare strumenti e strategie per un'educazione non formale.

  • Elaborazione di uno strumento “ludico-didattico” capace di coinvolgere, riflettere, favorendo la conoscenza dei meccanismi del mercato del pomodoro e della  condizione di irregolarità dei cittadini stranieri.

  • Individuare percorsi e strategie  di uscita e risanamento della legalità.

  • Sperimentazione presso Istituti scolastici e/o agenzie educative.

     

     



    La promozione del gioco da tavolo è stata sostenuta dal progetto “ NON E’ SOLO UN GIOCO”- Progetto finanziato dalla Regione Puglia- Dipartimento Sviluppo Economico- Sezione Relazioni Internazionali.   Avviso Pubblico art. 8 l.r. 12/2005 "iniziative per la pace e per lo sviluppo delle relazioni tra i popoli del mediterraneo"